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Inevitabilmente mia

Capitolo 3

Quando Matteo e Clara varcarono l'ingresso della sala il gran salone dell’hotel era già affollato: alcuni degli invitati scambiavano convenevoli degustando il buon vino, altri si stavano servendo dal tavolo delle pietanze.

Clara, felice e innamorata, si aggrappava al braccio di Matteo senza conoscere il tumulto di emozioni nel cuore di quest'ultimo per Gloria.

All'interno, la sala risplendeva di lusso e dettagli sofisticati, le risate si mescolavano al suono di musica raffinata mentre i camerieri si muovevano con grazia tra gli ospiti. Gloria, in tutta la sua eleganza, dirigeva con maestria le operazioni della sala. La luce soffusa le accarezzava il volto, rendendola magnetica agli occhi di chiunque.

Matteo, immerso nella folla, cercava di farsi strada attraverso il mare di persone festanti. Fu allora che il suo sguardo incrociò quello di Gloria per la prima volta quella sera. La sua presenza risplendeva come una stella in una notte chiara e attirò l'attenzione di Matteo con una forza irresistibile.

I loro occhi si incontrarono per un istante attraversati da un lampo di riconoscimento reciproco.

Solo in quel momento Gloria collegò il biglietto da visita di Matteo al logo aziendale esposto ovunque nella sala.

"Brava Gloria, complimenti! Come ti è potuto sfuggire un così enorme dettaglio?" pensò tra sé e, sentendosi indifesa, si voltò sfuggendo allo sguardo felicemente sorpreso di Matteo.

Clara, lì accanto, iniziò a percepire una strana atmosfera. Una lieve inquietudine si insinuò nei suoi pensieri mentre Matteo e Gloria sembravano avvolti in un mondo a parte. La sua felicità si trasformò in un sottile senso di disagio, un'intuizione che qualcosa stava cambiando nell'equilibrio del loro rapporto.

La sala era un vortice di luci e suoni festosi. La musica, le risate e il tintinnio dei bicchieri creavano un sottofondo vibrante, ma Matteo, nonostante il suo sorriso forzato, non riusciva a ignorare la presenza di Gloria.

Si muoveva tra gli ospiti con grazia forzata, cercando furtivamente un contatto con Gloria. Ogni passo era espressione del desiderio di avvicinarsi a lei che si insinuava costantemente nei suoi pensieri.

Ogni volta che i loro occhi si incrociavano, Matteo poteva percepire un'energia crescente nel breve scambio di sguardi. La tentazione di andarle vicino aumentava così, con sottile ma deciso intento, cercava motivi per avvicinarsi a Gloria senza apparire sfacciato.

Matteo notò che Gloria si trovava vicino al tavolo del buffet. Decise di approfittare di quell'opportunità, cercando un pretesto per iniziare una conversazione. Si avvicinò con un bicchiere di champagne in mano, alla ricerca di un'atmosfera informale.

"È una serata straordinaria," disse Matteo, cercando di nascondere la tensione.

Gloria non sollevò lo sguardo dal tavolo, ma consapevole della sua presenza, rispose con un sorriso formale. Tuttavia, la sua postura rifletteva una risolutezza interiore, come se cercasse di resistere alle emozioni che quel momento le suscitava.

Matteo tentò di estendere la conversazione, ma Gloria rispondeva in modo misurato, cercando di mantenere una certa distanza emotiva. Nonostante la sua resistenza, Matteo non poteva ignorare la sensazione di una connessione inespressa tra loro.

Le emozioni di Clara oscillarono tra la confusione e il dubbio mentre la scena si svolgeva poco lontano da lei. La sua mente era un turbinio di pensieri, cercando di decifrare i segnali che le sfuggivano. Conosceva bene i sentimenti di Matteo nei suoi confronti, ma adesso, in quel preciso istante, sentiva scivolar via ogni possibilità di avvicinarsi a lui.  

Raggiunse i due posando la mano sulla spalla dell'uomo per attirare l'attenzione " Matteo caro, i tuoi ospiti ti reclamano" disse con uno sguardo di sfida rivolto a Gloria che si irrigidì.

Durante la serata Gloria, consapevole dei propri sentimenti e della complicata situazione, cercava discretamente di evitare situazioni in cui potesse trovarsi sola con Matteo. Si spostava tra gli ospiti, occupandosi delle operazioni della festa con grande impegno, mantenendo una barriera tra loro.

Poco prima di mezzanotte, Matteo fu chiamato sul palco per un discorso improvviso in onore dell'azienda. Mentre parlava, la sua mente tornò all'immagine di Gloria.

Sul palco, Matteo prese il microfono, il suo sguardo era ancora ancorato a quello di Gloria, che emanava un'aura di mistero e fascino.

"Oggi celebriamo non solo l'anniversario di FMT Design, ma anche l'unità e la dedizione di un team straordinario," disse Matteo, cercando di mantenere la compostezza.

Verso la fine del discorso, gli applausi degli ospiti riempirono la sala. Matteo si ritirò dal palco con Clara al suo fianco mentre individuava Gloria che si trovava al lato opposto della sala, lontana da occhi indiscreti. Lasciò la stretta di Clara e le si avvicinò.

Notando nuovamente il distacco forzato di Gloria, Matteo scelse di agire e prese la sua mano per spostarsi in un angolo tranquillo, deciso a trovare un modo di comunicarle ciò che stava provando.

Nel frattempo, Clara, distante ma osservatrice, fu sopraffatta da un senso di inquietudine che la pervase e, tra sentimenti di rabbia e gelosia, la sua mente iniziò a tessere scenari di rivalsa. 

Gloria si trovò colta alla sprovvista quando Matteo, con una determinazione appena percettibile ma irrefrenabile, le prese la mano. Il contatto improvviso e l'energia che trasudava da quella stretta la fecero sobbalzare leggermente. I loro sguardi si incontrarono, e nel breve ma intenso scambio, Gloria percepì una gamma di emozioni complesse.

Un misto di sorpresa, incertezza e desiderio colorava il volto di Gloria. Sentiva il calore della mano di Matteo nella sua, un contatto che lasciava trasparire una connessione che, malgrado gli sforzi, non poteva ignorare.