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Le vie del cuore
Capitolo 8
Il mondo di Isabella crollò in un istante. Le gambe le cedettero e dovette appoggiarsi a una cassa vicina per non cadere. "È partito..." sussurrò tra sé, incredula e disperata. "Lorenzo è davvero partito... Avrà deciso di ripartire per evitare le brutte voci che circolavano su di lui in città." pensò sicura che quello fosse il motivo della sua fuga.
Isabella si sentì sopraffatta dal dolore e dalla delusione. Stringendo l'invito tra le mani, iniziò a camminare senza una meta precisa, perdendosi nei suoi pensieri. "Lorenzo... dove sei?" pensava tra le lacrime. "Ho fatto tutto questo per te, per noi. Non può finire così."
Il vento fresco del porto le asciugava le lacrime, ma il suo cuore restava pesante. Doveva trovare una soluzione, un modo per raggiungerlo o almeno fargli sapere che le cose stavano davvero cambiando. Isabella non poteva accettare che tutte le sue speranze e il suo amore svanissero così.
Con un respiro profondo, decise di tornare a casa e parlare con suo padre. "Devo fare qualcosa. Non posso arrendermi," si disse con determinazione. "Papà saprà cosa fare. Troveremo un modo per contattarlo."
Isabella corse verso casa e, al suo arrivo, trovò suo padre nel salotto intento a leggere il giornale. Lo guardò con occhi pieni di lacrime e disperazione.
"Padre, Lorenzo è partito per l'India!" esclamò, lasciando cadere l'invito sul tavolo.
Il padre di Isabella alzò lo sguardo, sorpreso e preoccupato. "Partito? Così all'improvviso?"
"Devo trovarlo, papà. Devo fargli sapere che stiamo cercando di aiutarlo e che l'opinione della gente su di lui sta cambiando" rispose Isabella con voce tremante. "Non possiamo lasciarlo andare così, senza fare nulla."
Il padre si alzò e le posò una mano sulla spalla. "Calma, Isabella. Troveremo una soluzione. Forse possiamo contattarlo tramite uno dei suoi commercianti in India. Conosco alcune persone che potrebbero aiutarci."
"Devo fare qualcosa di più," esclamò decisa Isabella. "Non posso semplicemente aspettare che torni."
"Isabella," disse il padre con voce gentile, "capisco il tuo desiderio di ritrovare Lorenzo, ma devi essere paziente. Scriveremo una lettera ai nostri contatti in India e cercheremo di farla arrivare a lui. Nel frattempo, possiamo continuare a diffondere la verità qui in città."
Isabella annuì, asciugandosi le lacrime. "Va bene, padre. Scriviamo quella lettera subito. E continuerò a fare tutto il possibile per diffondere buone voci su Lorenzo."
Sedettero al tavolo dello scrittoio e cominciarono a scrivere la lettera. Il padre di Isabella dettò con attenzione ogni parola, assicurandosi che il messaggio fosse chiaro e diretto.
"Caro amico," iniziò il padre di Isabella, "ti scrivo in un momento di grande necessità... Mia figlia e io abbiamo scoperto la verità su Lorenzo De Luca e desideriamo che tu ci aiuti a rintracciarlo. Lorenzo è partito per l'India probabilmente per sfuggire alle voci infondate che circolano su di lui. Abbiamo bisogno che tu gli faccia avere questa lettera e gli faccia sapere che stiamo lavorando per riabilitare il suo nome. La verità deve venire a galla, e lui deve sapere che non è solo."
Isabella si sentì un po' più sollevata mentre completavano la lettera. Sperava con tutto il cuore che il loro amico in India riuscisse a trovare Lorenzo e a consegnargli il messaggio.
Nei giorni seguenti, Isabella si dedicò con ancora più impegno a diffondere la verità su Lorenzo. Parlando con gli amici di famiglia, scrivendo lettere e confidandosi con le persone che avrebbero potuto avere la giusta influenza, fece tutto il possibile per ribaltare le voci negative.
Finalmente, un giorno, ricevettero una risposta dall'India. Era una lettera breve ma piena di speranza. "Cara Isabella e caro amico," iniziava, "ho ricevuto la vostra lettera e sono riuscito a trovare Lorenzo. Posso dirti con certezza che Lorenzo è tornato in l'India con l'intento preciso di sistemare le questioni lasciate in sospeso. Ho avuto modo di parlare con lui personalmente e mi ha confidato che la sua decisione di ritornare in India è stata dettata dal desiderio di riscattare il proprio onore e dimostrare a tutti di essere un uomo rispettabile.
Lorenzo sta affrontando con coraggio e determinazione le sfide che lo attendono, e sono sicuro che riuscirà a chiarire la verità e a smascherare le menzogne di Alessandro Lombardi. È mosso da un forte sentimento di giustizia e dal profondo amore che nutre per Isabella, e non tornerà indietro finché non avrà ristabilito il suo buon nome.
Ti assicuro che farò tutto il possibile per assisterlo in questa impresa e per raccogliere le prove necessarie a scagionarlo definitivamente.
Gli ho consegnato il vostro messaggio e lui è rimasto profondamente toccato. Ha deciso di tornare a casa al più presto per affrontare la situazione e ristabilire, anche a Genova, la sua reputazione. Vi ringrazia infinitamente per il vostro sostegno e la vostra fiducia."
Isabella pianse di gioia. "Lorenzo tornerà! Padre, ce l'abbiamo fatta!"
Il padre la abbracciò con affetto. "Sì, Isabella. E quando tornerà, saremo pronti ad accoglierlo."
E così, mentre i giorni e i mesi passavano, Isabella attese con ansia il ritorno di Lorenzo, sapendo che presto avrebbero potuto finalmente essere insieme.
Lorenzo, infatti, tornò a casa qualche mese dopo. La notizia del suo arrivo si diffuse rapidamente in città e Isabella non riusciva a contenere l'emozione. Finalmente avrebbe potuto rivedere Lorenzo e dirgli quanto lo amasse.
Una sera, poco dopo il tramonto, Lorenzo si presentò alla villa. Isabella corse fuori, il cuore sembrava volesse esploderle nel petto. Quando vide Lorenzo, gli occhi le si riempirono di lacrime.
"Lorenzo!" gridò, correndo verso di lui.
"Isabella," rispose Lorenzo, aprendo le braccia.
Si abbracciarono stretti, ignorando per un momento tutto ciò che li circondava. Poi Isabella lo prese per mano e lo condusse all'interno, dove suo padre li attendeva.
"Benvenuto, Lorenzo," disse il padre di Isabella con un sorriso caloroso. "Siamo felici che tu sia tornato."
"Grazie, signore," rispose Lorenzo con gratitudine. "Non so come ringraziarvi per tutto quello che avete fatto."
"Non c'è bisogno di ringraziarci, dobbiamo ancora fare molto qui, Lorenzo" disse Isabella sicura "Dobbiamo continuare a diffondere la verità."
Lorenzo annuì. "Sono pronto a fare tutto il necessario. Non lascerò che le bugie di Alessandro distruggano la mia vita."
"Ce la faremo, Lorenzo." disse Isabella con un sorriso.
"Sì," rispose Lorenzo, prendendole la mano. "E tutto grazie a te e a tuo padre."
Nei mesi successivi, i tre continuarono ad organizzare incontri con importanti figure della città, usando ogni occasione per raccontare la vera storia di Lorenzo spiegando come Alessandro Lombardi avesse ingannato il ricco proprietario terriero indiano, seducendo sua figlia e poi diffondendo false voci su Lorenzo per coprire le sue malefatte.
Con il passare dei giorni, le voci su Lorenzo si ristabilirono completamente. Sempre più persone vennero a conoscenza della verità e la reputazione di Lorenzo poteva considerarsi riabilitata.
Un giorno, mentre Isabella passeggiava per le strade della città, sentì due donne discutere della vicenda.
"Hai sentito della vera storia di Lorenzo De Luca?" disse una delle donne. "Sembra che sia stato tutto un piano di quel furfante di Alessandro Conti."
"Sì, l'ho sentito," rispose l'altra. "E devo dire che sono contenta che la verità stia venendo fuori. Lorenzo è sempre stato un uomo onesto."
Isabella sorrise, sentendo quelle parole. Sapeva che il loro duro lavoro stava dando i suoi frutti.
Mentre Lorenzo aveva riguadagnato il rispetto della città, Isabella trovava sempre più conforto nella sua compagnia. Il loro legame si rafforzava ogni giorno di più, unendo saldamente i loro due cuori.
Col tempo, il legame tra Lorenzo e Isabella si fece sempre più profondo. Le difficoltà che avevano affrontato insieme avevano cementato la loro relazione, rendendola più forte di quanto avessero mai immaginato. Una sera d'autunno, mentre il sole tramontava e il cielo si tingeva di sfumature arancioni e rosa, Lorenzo decise che era il momento di fare il grande passo.
Aveva organizzato una cena speciale nel giardino della villa, tra i fiori che Isabella amava tanto. Candele erano sparse ovunque, creando un'atmosfera magica e romantica. Isabella, ignara del vero motivo di quella cena, arrivò nel giardino indossando un abito leggero color lavanda, i capelli sciolti sulle spalle.
"Lorenzo, tutto questo è incantevole," disse Isabella con un sorriso luminoso, guardandosi intorno. "Ma quale occasione stiamo festeggiando?"
Lorenzo le prese la mano, guidandola verso un piccolo tavolo adornato con una tovaglia di pizzo e due calici di cristallo. "Isabella," iniziò con voce tremante per l'emozione, "ho qualcosa di molto importante da chiederti."
Isabella sentì il cuore battere troppo veloce. "Cosa c'è, Lorenzo?" chiese, cercando di leggere i suoi occhi.
Lorenzo si inginocchiò, tirando fuori una piccola scatola di velluto blu. "Isabella, non posso immaginare la mia vita senza di te. Sei stata la mia luce nei momenti più bui, la mia forza quando mi sentivo perso. Vuoi sposarmi e rendermi l'uomo più felice del mondo?"
Le lacrime di gioia iniziarono a scorrere lungo le guance di Isabella. "Sì, Lorenzo! Sì, lo voglio!" rispose, abbracciandolo forte.
Il matrimonio fu l'evento dell'anno. La cerimonia si svolse nella cattedrale di San Lorenzo, la più importante della città.
Il giorno delle nozze, Isabella si svegliò presto, circondata dalle sue amiche e dalle donne di famiglia. Indossava un abito bianco di seta, con un lungo velo ricamato che scendeva delicatamente sulla schiena. "Sei splendida, Isabella," disse sua madre, trattenendo le lacrime mentre la aiutava a sistemare il velo.
Intanto, Lorenzo, nervoso e felice, attendeva all'altare con il padre di Isabella al suo fianco. "Oggi è un grande giorno, Lorenzo," disse l'uomo, posandogli una mano sulla spalla. "Sono fiero di poterti chiamare figlio."
Quando le porte della cattedrale si aprirono e Isabella apparve, un mormorio di meraviglia si diffuse tra gli invitati. Lorenzo sentì il respiro mancare per un istante. "È bellissima," sussurrò a sé stesso.
La cerimonia fu emozionante e solenne. Quando il prete dichiarò i due giovani marito e moglie, un applauso scrosciante riempì la chiesa.
La festa si tenne nei giardini della villa, illuminati da centinaia di lanterne e luci scintillanti. Tavole imbandite con cibi deliziosi e vini pregiati accoglievano gli invitati, che danzavano e ridevano sotto le stelle.
Durante la serata, Lorenzo prese la mano di Isabella e la portò lontano dalla folla, verso un angolo tranquillo del giardino. "Abbiamo fatto tanta strada insieme," disse, guardandola negli occhi. "E questa è solo l'inizio della nostra nuova avventura."
Fine