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Inevitabilmente mia

Capitolo 4

Il gesto di Matteo di prendere la mano di Gloria e portarla in un luogo appartato generò un'ombra nell'atmosfera serena della festa, con Clara intrappolata in un vortice di sentimenti contrastanti. L'incertezza e la gelosia, come ombre oscure, si stagliavano contro la luce delle celebrazioni, creando una breccia emotiva che avrebbe avuto ripercussioni nella trama intricata di relazioni.

Matteo, con occhi profondi, si avvicinò a Gloria quasi a sfiorarle l’orecchio: "Mi chiedo se tu abbia ancora il mio biglietto da visita."

Gloria annuì.

Matteo si allontanò per cercare il suo sguardo: "Ero certo che mi avresti cercato."

Gloria abbassò lo sguardo sperando di non dover rispondere.

Matteo, con un misto di speranza e incertezza, le chiese: "C'è spazio per noi, Gloria?"

Le parole rimasero sospese nell'aria, mentre il rumore della festa sembrava affievolirsi attorno a loro. 

Clara, osservando dall'ombra il momento intimo tra Matteo e Gloria, decise di intervenire. Con passo deciso, si avvicinò alla madre di Matteo che era presente alla festa.

La madre di Matteo, la signora Antonelli, era una donna di mezza età dalla presenza imponente. Aveva una figura snodatamente elegante, con lineamenti che riflettevano l'esperienza di una vita vissuta con grazia e stile. I suoi capelli erano di un colore castano scuro, elegantemente acconciati in una pettinatura che denotava cura e attenzione. Un filo d'argento iniziava a intrecciarsi tra i ciuffi, conferendo un tocco di dignità e maturità al suo aspetto.

Il viso della signora Antonelli era caratterizzato da occhi penetranti, dallo sguardo intelligente e risoluto. Una leggera ruga solcava la sua fronte. Il suo sorriso, sebbene raramente apparisse, irradiava un calore materno, un misto di gentilezza e fermezza.

Per l'occasione della festa all'Gran Hotel Imperiale, la signora Antonelli indossava un elegante abito da sera di un tono blu scuro. Il tessuto fluiva in morbidi drappeggi, sottolineando la sua figura con classe. Il vestito era decorato con sottili dettagli di pizzo, aggiungendo un tocco di raffinatezza al suo stile sobrio. La scollatura leggermente a V metteva in evidenza il suo portamento, mentre l'abito scivolava delicatamente lungo la sua figura, terminando con un orlo che sfiorava il pavimento. Completava il suo ensemble con accessori discreti ma eleganti: una collana di perle intrecciata attorno al collo e orecchini a goccia, che catturavano la luce con ogni movimento. La signora Antonelli incarnava l'eleganza intramontabile, un simbolo di classe e sobrietà che si rifletteva anche nel modo in cui affrontava le sfide che la vita le riservava.

"Signora Antonelli, scusate se vi disturbo, ma credo che ci sia qualcosa che dovete sapere," disse Clara con una faccia serena, ma determinata.

La signora Antonelli, incuriosita, la guardò attentamente. "Cosa c'è, Clara? Sembri preoccupata."

Clara si preoccupò di scegliere le parole con cura. "Credo che Matteo si stia comportando in modo inappropriato con una delle ospiti della festa. Potreste fare qualcosa per fermarlo?"

La madre di Matteo, allarmata, si diresse immediatamente verso l'angolo appartato dove si era nascosta l'attrazione segreta tra Matteo e Gloria. Nel frattempo, Clara seguì la signora Antonelli, non senza un sorriso di soddisfazione celato dietro un'apparenza di preoccupazione.

Intanto, in quell'angolo tranquillo, Matteo e Gloria erano immersi nella loro conversazione intensa. La madre di Matteo arrivò con uno sguardo severo, interrompendoli.

"Matteo, dobbiamo parlare. Ora." disse la signora Antonelli con fermezza.

Matteo, improvvisamente consapevole dell'attenzione indesiderata, guardò Gloria con un'espressione di scuse. Gloria, a sua volta, cercò di nascondere il disagio e la sorpresa di fronte all'inatteso intervento.

Prima di tornare alla festa, Matteo afferrò il braccio di Gloria con gentilezza e sussurrò: "Mi dispiace per l'incidente. Abbiamo ancora tanto di cui parlare. Mi prometti che mi chiamerai domani?"

Gloria, sorpresa ma consapevole, annuì con un sorriso triste. "Sì, Matteo. Sarà fatto."

Matteo fece un cenno di addio e si unì nuovamente alla festa, mentre Clara osservava soddisfatta il risultato della sua astuta mossa.

Rientrati nel salone della festa, Clara osservò il ritorno di Matteo e Gloria con compiacimento silenzioso. Matteo, costretto dalla situazione, cercò di ristabilire una certa normalità e partecipò alle celebrazioni, anche se la sua mente era ancora impegnata nei pensieri di Gloria.

Gloria, nel mentre, cercò di recuperare il controllo delle emozioni e si allontanò brevemente per ricomporsi.

Clara, dall'ombra, continuava a osservare la scena con occhi vigili.

Dopo l'imprevisto intervento della madre di Matteo, la donna si trovò con suo figlio in un angolo più tranquillo del salone.

"Matteo, chi è quella donna? E cosa stavi cercando di fare?" chiese la madre, con uno sguardo scrutatore.

Matteo, consapevole che non poteva più nascondere la realtà, decise di affrontare la situazione con franchezza. Inspirò profondamente e rispose: "Mamma, quella donna è Gloria. È la mia futura moglie."

La signora Antonelli rimase in silenzio, sbigottita dalla rivelazione improvvisa. "Futura moglie?" ripeté, cercando di elaborare l'informazione.

"Matteo," iniziò la signora Antonelli con tono calmo ma determinato, "Clara è una ragazza meravigliosa, educata, proveniente da una famiglia rispettabile. Perché non consideri di fidanzarti con lei? Potrebbe essere la scelta migliore per te."

Matteo, conscio della direzione che stava prendendo la conversazione, cercò di scegliere le parole con attenzione. "Mamma, capisco che vuoi il meglio per me, ma le cose sono cambiate. Ho incontrato Gloria, e sento che c'è qualcosa di speciale tra noi."

La signora Antonelli alzò un sopracciglio, svelando la sua preoccupazione. "Gloria? Matteo, non sappiamo nulla di lei. Clara, invece, è una scelta sicura, una ragazza che conosciamo bene e che si adatta perfettamente al nostro ambiente."

Matteo esitò un attimo prima di rispondere, consapevole della disapprovazione della madre. "Mamma, capisco le tue preoccupazioni, ma non posso ignorare i miei sentimenti. Gloria è qualcuno di speciale, e voglio vedere dove ci porterà questa strada."

La signora Antonelli, tuttavia, non si lasciò facilmente persuadere. "Matteo, considera il tuo futuro, il futuro dell'azienda. Una relazione con Gloria potrebbe portare complicazioni che non possiamo permetterci."

Matteo, sentendosi schiacciato tra il desiderio di seguire il proprio cuore e il rispetto per la volontà di sua madre, cercò un compromesso. "Mamma, non voglio causare problemi. Cercherò di chiarire le cose, ma ho bisogno che tu mi dia il tuo sostegno. La mia felicità è importante quanto il futuro dell'azienda."

La signora Antonelli, seppur ancora preoccupata, annuì con riluttanza. La tensione tra madre e figlio persisteva, mentre la festa continuava a svolgersi intorno a loro, intrisa di complessità e decisioni difficili.

Mentre la madre e il figlio continuavano la discussione, Clara, dall'altro lato della sala, notò l'interazione e il cambiamento nella dinamica. Le emozioni contrastanti di Clara si intensificarono: il risentimento, la gelosia e l'incredulità si fusero in una miscela tumultuante.