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Inevitabilmente mia

Capitolo 5

Matteo, giunto a casa dopo quella serata intensa al Gran Hotel Imperiale, si trovava nella sua stanza, con la testa posata sul cuscino. La luce soffusa della lampada da tavolo proiettava ombre danzanti sulle pareti, creando un'atmosfera intima che rifletteva il turbinio di emozioni dentro di lui.

Il letto sembrava più grande del solito, e il silenzio della notte amplificava il richiamo delle memorie della festa. La mente di Matteo era pervasa dai ricordi dell'istante in cui si era avvicinato a Gloria, quando la loro vicinanza era tale che poteva percepire il suo respiro e il battito accelerato del suo cuore.

Si riviveva mentalmente quei momenti intensi, l'odore sottile del profumo di Gloria che lo avvolgeva, la sensazione della sua mano nella sua, e quel contatto elettrico quando il loro sguardo si incrociò. Il respiro profondo di Matteo si mimetizzava con le immagini che sfumavano nella sua mente, come una melodia avvolgente che non poteva essere dimenticata.

Tuttavia, nonostante l'intensità di quei momenti, Matteo si ritrovava in una sorta di limbo emozionale. La luce del telefono accanto al suo letto lampeggiava nella penombra, e il pensiero di una possibile chiamata di Gloria gli attraversò la mente. Provava un desiderio sottolineato dal bisogno di condividere con lei ciò che stava provando, di scoprire se anche lei, nella quiete della notte, rifletteva su quei momenti con la stessa intensità.

Il respiro di Matteo si fece più intenso mentre cercava di mettere a fuoco i sentimenti che lo assalivano. Aveva la sensazione di essere sospeso tra ciò che era e ciò che avrebbe potuto essere. Il suo cuore danzava al ritmo di una melodia incerta, mentre la notte avanzava, portando con sé il peso e la promessa di un domani ancora da scrivere.

Gloria, giunta a casa dopo la festa, sentiva ancora l'eco delle emozioni che avevano permeato la serata. La sua abitazione, in quella quiete notturna, offriva un rifugio dove poter elaborare i pensieri che la tormentavano.

Con passo deciso, si diresse verso la cucina e prese una birra dal frigorifero. Mentre stappava la bottiglia, la mente di Gloria era concentrata su un oggetto particolare che aveva tenuto stretto da quando era tornata: il biglietto da visita di Matteo. Lo prese e lo osservò attentamente, lasciando che la carta setosa scivolasse tra le dita.

Il biglietto da visita, con il suo nome e il logo di FMT Design, era un frammento tangibile di quell'incontro speciale. Sulla carta, c'era un numero di telefono e un invito implicito a un futuro incontro, e il pensiero di Matteo aveva il potere di evocare un misto di emozioni inconfondibili.

Gloria si sedette al tavolo della cucina, birra in mano, mentre i suoi occhi rimanevano fissi sul biglietto. Le sfumature di quello che poteva essere e le incertezze del futuro si riflettevano nei suoi pensieri. Il ricordo del respiro di Matteo e della promessa di una chiamata il giorno seguente si fusero con il calore della sua birra.

Il suono leggero di un sorso si mescolava con il tintinnio dei pensieri di Gloria. C'era un nodo di emozioni intrecciato nel suo petto, una combinazione di desiderio e paura di ciò che il futuro avrebbe potuto portare. La birra, con il suo sapore amaro e rinfrescante, sembrava incarnare quel momento di riflessione.

Gloria alzò la bottiglia e prese un altro sorso, cercando di assaporare il gusto dell'inespresso e dell'ignoto. I suoi occhi, intensi e profondi, erano ancora fissi sul biglietto da visita di Matteo, come se potesse trovare nelle linee di quel piccolo rettangolo di carta le risposte alle domande che le pulsavano dentro.

Sotto l'influenza di un impulso irrefrenabile, tra il calore dell'alcool e l'elettricità dei ricordi della serata, Gloria sentì il desiderio di condividere i suoi pensieri con Matteo. Con un sorriso malizioso, decise di compiere un gesto inaspettato: inviargli un messaggio di buona notte.

Con il telefono in mano, digitò il numero di Matteo con una precisione crescente di emozione. Le sue dita danzarono sullo schermo, scrivendo un messaggio che trasudava di spontaneità e di quell'incanto serale.

"Buona notte, Matteo."

Dopo aver premuto "invia", Gloria si ritrovò con il cuore che batteva un po' più forte. L'atto impulsivo aveva gettato un ponte virtuale tra loro, creando un filo sottile di connessione che si intrecciava con il peso delle emozioni vissute.

Matteo, nel suo rifugio notturno, ricevette il messaggio che illuminò il suo schermo con una luce tenue. La sua espressione, tra lo stupore e la soddisfazione, rifletteva la sorpresa di un gesto sperato, ma inatteso. Non era scritto, ma sapeva che era di Gloria. La notte, con la sua quiete, si trasformò in uno scenario di attese e anticipazioni, mentre il messaggio di Gloria faceva eco tra le stelle.

Matteo, disteso nel buio della sua stanza, leggeva le parole di quel messaggio più volte, come se volesse assicurarsi che fossero reali, che quel gesto spontaneo fosse davvero accaduto.

Le emozioni si intrecciavano nella sua mente: il calore delle parole di Gloria, il ricordo dei momenti condivisi durante la festa, la sensazione di qualcosa di nuovo e promettente. La tentazione di rispondere immediatamente lo afferrò, ma un'ombra di incertezza rallentò il suo entusiasmo.

Matteo si trovò a riflettere sul significato di quella risposta. Non sapeva se rispondere subito o se attendere, se la fretta avrebbe dato l'impressione di un'ansia irrazionale o se il ritardo avrebbe potuto essere frainteso come indifferenza.

Il telefono, illuminato dalla luce fioca della stanza, diventò il palcoscenico di una decisione importante. Dopo un breve momento di esitazione, Matteo decise di seguire il suo istinto e rispondere senza indugi.

"Buona notte, Gloria. Ci sentiamo domani. "

Con un sorriso sulle labbra, Matteo inviò il messaggio, lasciando che la sua risposta danzasse attraverso il flusso digitale. Il gesto di Gloria aveva creato un legame, e Matteo, con il cuore in mano, si preparò a scoprire cosa avrebbe riservato loro il nuovo giorno.

Anche Clara, tornata a casa dopo la festa, rifletteva intensamente sulla situazione tra Matteo e Gloria. Il suo desiderio di avere Matteo come suo futuro marito e le aspettative dei suoi genitori erano sempre stati un punto focale nella sua vita, ma la presenza di Gloria rappresentava ora un ostacolo.

Mentre si sedeva nella sua stanza, Clara ponderava su come avvicinarsi a Matteo e distanziarlo da Gloria. La gelosia e il risentimento la spingevano a trovare un modo per far valere la sua presenza nella vita di Matteo e a indebolire la connessione nascente con Gloria.

Tra le tante idee Clara considerò anche l'opzione di parlare apertamente con Matteo, cercando di far emergere dubbi sulla sincerità di Gloria o sulla compatibilità della loro relazione. Tuttavia, era consapevole che un approccio troppo diretto avrebbe potuto rendere Matteo più difensivo nei confronti di Gloria.