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Una compagnia spiritosa
Seconda parte
I nostri tre fantasmini arrivarono in fretta al castello e constatarono subito che fortunatamente era ancora abitato.
Poiché furono presi dai morsi della fame decisero di cercare immediatamente qualcosa da mangiare.
Si avvicinarono al frigo.
"Zio Max guarda! Qui dentro c’è la neve! In questo armadio è inverno e, guarda ancora, ci sono delle ottime polpette, mangiamocele!" disse Rotondella.
Così si mangiarono tutto ed è il caso di confessare che non lo fecero con poco rumore.
Spentolarono tanto che la famiglia che abitava al castello si svegliò, ma non vedendo nessuno nelle stanze tornò a dormire.
"Dovremmo fare delle buone azioni se vogliamo rimediare ai nostri errori, altrimenti non andremo mai a stare in pace sopra le nuvole!" esclamò Ugo ormai satollo per quanto aveva mangiato.
"Hai ragione! Domani, per prima cosa, andremo a caccia di buone azioni." disse zio Max.
Così la mattina seguente i nostri tre amici incominciarono a perlustrare il castello.
Il tempo sembrava essersi fermato, soltanto alcuni oggetti non rientravano nei loro ricordi, ma dopo il braccio meccanico non si stupivano più di nulla.
Viveva nel castello una giovane ragazza con i suoi anziani genitori che, con i soldi della vendita del raccolto e delle uova non riuscivano a vivere decentemente e rischiavano perciò di perdere il castello, richiesto già da tempo da un ricco signorotto.
I nostri spiritelli considerarono una buon occasione aiutare la ragazza e la sua famiglia. Iniziarono così ad accadere cose strane nel castello: l’orto era sempre ben rigato, l’abbeveratoio dei cavalli sempre rifornito e le galline sempre cibate.
Molli, la ragazza del castello, e i suoi genitori in cominciarono ad essere spaventati.
"Facciamo tutto per te!" così Ugo svegliò, una mattina, Molli.
"Chi ha parlato?" chiese la ragazza impaurita.
"Sono Ugo e con me ci sono anche Rotondella e zio Max che mi hanno aiutato a fare i lavori nel castello." disse il fantasmino un po’ emozionato.
"Fantasmi?" domandò Molli.
"Sì, ma siamo buoni e vogliamo aiutarti." disse Rotondella.
La ragazza per qualche strano motivo si sentiva al sicuro e, sebbene incredibile, data una spiegazione alle cose strane che stavano accadendo al castello, continuò a parlare con i nostri spiritelli.
"Grazie, ma non posso pagarvi." replico Molli.
"Non ha importanza, ci accontentiamo di poter prendere qualcosa dall’armadio della neve che hai in cantina" spiegò zio Max n"oi facciamo tutto per te!".
"Ecco chi finiva tutte le provviste del frigorifero!" esclamò Molli.
"Frigorifero?" replicò, confusa, Rotondella.
"Sì, ma non è importanza" ribatté la ragazza.