
storie, racconti e altro
Le vie del cuore
Capitolo 1
Era l'estate del 1856, e il porto di Genova risplendeva sotto il caldo sole mediterraneo. Tra il via vai frenetico di mercanti e marinai lungo il Molo Vecchio, spiccava l'elegante figura di Isabella Gentile, una giovane donna dai capelli corvini lunghi e morbidi sulle spalle che incorniciavano un viso dallo sguardo vivace. I suoi occhi nocciola si notavano anche sotto l'immancabile ombrellino in pizzo, indispensabile per mantenere la sua pelle candida. Era giunta al porto attraverso la via Aurea dove si era ritrovata circondata dalla bellezza dei palazzi antichi. La facciata scolpita del Palazzo del Municipio aveva attirato la sua attenzione, i suoi dettagli architettonici raccontavano storie di antiche alleanze e lotte per il potere. Indossava un abito di mussola color lavanda, finemente ricamato con motivi floreali che si dipanavano lungo la gonna ampia. Il tessuto scivolava delicatamente lungo il pavimento mentre si muoveva attraverso le strette vie, lasciandosi alle spalle i vicoli suggestivi e le piazzette acciottolate. La sua presenza aristocratica si fondeva con l'eleganza dell'abbigliamento in un ritratto vivente di grazia e nobiltà.
La nobildonna aveva sentito parlare di un mercante di spezie proveniente dall'Oriente, il cui arrivo a Genova era atteso da settimane. Si diceva che tra i suoi carichi avesse stoffe pregiate e profumi esotici che avrebbero incantato anche i cuori più freddi. Il suo nome era Lorenzo De Luca, un uomo alto e affascinante, con capelli nerissimi e occhi scuri che raccontavano di avventure lontane. Proveniva dalla nobile famiglia De Luca, originaria della città di Napoli, nel cuore del Regno delle Due Sicilie. La sua famiglia era conosciuta per la sua lunga storia di mercanti e navigatori, con interessi commerciali che si estendevano in tutto il Mediterraneo e oltre.
Lorenzo era cresciuto tra le maestose dimore della città costiera, circondato da lusso e cultura. Sin da giovane, aveva dimostrato un interesse per il commercio e l'avventura, desideroso di esplorare le terre lontane di cui aveva sentito raccontare nelle storie dei viaggiatori. Dopo aver ereditato gli affari di famiglia, Lorenzo aveva ampliato le rotte commerciali della sua famiglia, conducendo spedizioni di successo in Oriente e in altre terre esotiche. Il suo nome era diventato sinonimo di ricchezza e intraprendenza e la sua presenza era attesa con grande interesse ovunque arrivasse.
Con il vestito leggero svolazzante attorno a lei, Isabella si diresse verso il Porto, attraversando le banchine fiancheggiate da palazzi multicolori. Gli odori salmastri si mescolavano a quelli del pesce appena pescato, creando un'atmosfera unica. Raggiunse il punto in cui le navi si ormeggiavano, e lì, tra il brulicare delle attività portuali, scorse la sagoma di una nave maestosa. Il suo cuore pulsava di emozione mentre si avvicinava, desiderosa di cogliere un'occhiata al famoso mercante e al suo carico prezioso.
Lorenzo De Luca attendeva sul ponte, circondato da casse di spezie e tessuti esotici. Indossava un completo scuro, un frac impeccabile che accentuava la sua figura elegante. La luce del tramonto sfumava sulle sue spalle, creando un'aura di fascino intorno a lui.
Isabelle si avvicinò all'uomo e fece un leggero cenno di consenso con la testa.
"Signorina" disse Lorenzo con un sorriso gentile, facendo un piccolo inchino levandosi il cappello.
Isabella arrossì un poco, incantata dalla sua presenza. "Buongiorno, sono Isabella Gentile. Lorenzo De Luca, immagino?"
"Proprio così," rispose lui. "Sono onorato di fare la conoscenza di una signorina così affascinante."
Isabella si sentiva attratta dai colori e dalle texture delle stoffe che si intravedevano dalle casse che avevano tutt'intorno. Con un sorriso timido, si rivolse a Lorenzo lasciando trapelare una curiosità palpabile.
"Signor De Luca," disse, il suo tono leggermente impaziente, "mi permettereste di dare un'occhiata più da vicino a quelle stoffe meravigliose che avete importato dall'Oriente? Ho sentito parlare tanto della vostra abilità nel trovare tesori da terre lontane e sarei molto desiderosa di vedere di persona ciò che avete portato con voi."
Lorenzo, colto di sorpresa dall'entusiasmo di Isabella, sorrise con compiacimento. "Certamente, signorina Gentile," rispose, con una nota di gioia nella voce. "Sarebbe un piacere mostrarvi la nostra selezione. Venite, lasciate che vi mostri il nostro tesoro più prezioso."
Isabella e Lorenzo si spostarono tra le casse posizionate strategicamente intorno al ponte della nave, ogni cassa conteneva una selezione diversa di tessuti, ciascuno con le proprie caratteristiche uniche e affascinanti.
Mentre Isabella esaminava con meraviglia le casse di tessuti, Lorenzo le si avvicinò silenziosamente.
"Le piace ciò che vede, signorina?" chiese Lorenzo con un sorriso gentile, osservando con attenzione la sua espressione mentre esplorava le meraviglie esposte.
Isabella si voltò sorpresa dalla voce di Lorenzo, ma il suo sorriso rispose prima delle parole. "Sono stupefatta dalla bellezza di questi tessuti." confessò accarezzando con delicatezza il tessuto setoso, sentendone la morbidezza sotto le dita. "È meraviglioso" sussurrò, quasi affascinata dal tocco lieve del tessuto.
"Ma questo non è tutto, signorina," disse Lorenzo con un tono misterioso, prendendo altro tessuto dalla cassa accanto.
"Signorina Gentile, permettetemi di presentarvi due delle stoffe più straordinarie che ho avuto il privilegio di portare qui," disse con un tono di ammirazione nei suoi occhi scuri, mentre poneva davanti a Isabella due tessuti dalle tonalità ricche e dai motivi intricati.
Il primo tessuto era un broccato dorato, ornato con fili lucenti che formavano disegni complessi e luccicanti. La luce del sole accarezzava il tessuto e ne faceva brillare i dettagli.
"Questo, signorina, è un capolavoro di artigianato orientale," disse Lorenzo con voce lieve, "Le sue fibre sono intrecciate con fili d'oro e argento, creando un effetto che sembra danzare con ogni movimento."
Isabella era incantata dalla bellezza del tessuto. "È semplicemente straordinario," ammise con un sospiro, la sua mano era delicatamente adagiata sulla superficie del tessuto.
Lorenzo sorrise, soddisfatto della sua reazione, poi si rivolse al secondo tessuto con un'aria di mistero. Questo secondo tessuto era di un blu intenso, con motivi che ricordavano le onde del mare in tempesta. I dettagli erano così finemente tessuti che sembrava di guardare una pittura astratta.
"E questo," disse Lorenzo con voce solenne, "è un tessuto pregiato proveniente dalle terre lontane dell'Asia. È stato tinteggiato con pigmenti naturali che catturano la profondità dell'oceano e la vastità del cielo notturno."
Isabella osservò il tessuto con meraviglia, quasi senza fiato. "È come se avesse catturato un pezzo di cielo," sussurrò, i suoi occhi incontrando quelli di Lorenzo con un'intensità crescente.
Lorenzo sorrise, avvicinandosi leggermente a Isabella. "Sì, è davvero unico," disse con voce morbida, il suo sguardo bloccato sul viso di Isabella. "Ma niente può competere con la bellezza che ho davanti a me in questo momento."
Isabella arrossì, colta di sorpresa dalle parole di Lorenzo. "Voi siete troppo gentile, signor De Luca," rispose cercando di nascondere l'attrazione che provava e il battito accelerato del suo cuore. Le sembrava che il loro rapporto stesse diventando troppo intenso e troppo in fretta. Il tono della sua voce aveva espresso una percettibile freddezza che riposizionò la giusta distanza tra loro.
Isabella selezionò con cura le stoffe che aveva ammirato, indicando a Lorenzo le sue scelte preferite.
"Signor Lorenzo," disse con gentilezza, "sarei estremamente grata se potessero essere recapitate a casa mia, a Villa Bianchi, sulle alture di Albaro. Mi piacerebbe ammirarle con calma nella tranquillità della mia dimora."
Lorenzo annuì con un cenno rispettoso. "Certamente, signorina Gentile. Sarà un piacere occuparmene personalmente. Le garantisco che arriveranno in modo sicuro e puntuale nelle vostre mani."
Isabella sorrise, rassicurata dalle parole di Lorenzo. "Grazie, non vedo l'ora di poterle esaminare più da vicino e immaginare quali splendidi abiti potranno diventare."
Con un inchino cortese, Lorenzo assicurò: "Farò in modo che le stoffe raggiungano Villa Bianchi in perfette condizioni. Sarà un onore poter soddisfare i vostri desideri, signorina."
Isabella però, desiderava incontrare nuovamente Lorenzo, quindi pensò rapidamente a una scusa per chiedergli di consegnarle le stoffe di persona. "Le sarei estremamente grata se fosse Lei a consegnarmi le stoffe personalmente a Villa Bianchi. Ho bisogno del suo consiglio per decidere come utilizzarle al meglio per i miei prossimi abiti. Inoltre, sarebbe un'ottima occasione per discutere di altre possibili transazioni commerciali."
Lorenzo, cogliendo l'opportunità, rispose prontamente: "Signorina Isabella, sarebbe un piacere per me consegnarle le stoffe di persona. Avevo già intenzione di farlo, perché desideravo continuare la nostra piacevole conversazione."
Isabella si sentì sollevata perché aveva temuto che il suo tentativo di rallentare il loro coinvolgimento fosse stato frainteso e scambiato per disinteresse. "Allora è deciso," disse con un tono leggermente giocoso. "Aspetterò con impazienza il tuo arrivo a Villa Bianchi, Lorenzo. Sarà un piacere poter discutere di affari e di altre questioni in tua compagnia."