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Il regno delle ombre colorate
Seconda parte
"Benvenuta nel Regno delle Ombre Colorate, Livia." disse Ombra Verde, fluttuando accanto a lei. "Questo è il nostro mondo, dove i colori e la magia sono parte della vita quotidiana."
Livia girò su se stessa, ammirando la bellezza del luogo. "È... è meraviglioso! Non ho mai visto niente di simile!"
"Ombra Verde, è davvero un posto incredibile," disse Livia, incantata.
Ombra Rossa, pulsante di energia e coraggio, si fece avanti. "Questo è uno dei pochi posti in cui il Malvagio Grigio non ha ancora messo le sue cupe mani. Fino a non molto tempo fa tutto il regno era così, incredibile. Quell'ombra cupa si nasconde e raggiungerlo sarà complicato, dobbiamo prima di tutto attraversare la Foresta dell'Invisibilità. È un luogo pieno di inganni, ma se restiamo uniti, possiamo farcela."
La Foresta dell'Invisibilità era un luogo misterioso, dove gli alberi sembravano spostarsi e i sentieri svanire. Mentre avanzavano, Livia sentiva sussurri tutto intorno.
"Livia, guarda!" esclamò Ombra Blu, indicando un albero con frutti cristallini. "Ho sentito dire che questi frutti possono dare la forza di vedere attraverso gli inganni."
Livia raccolse alcuni frutti e li divise con le ombre perché, pensò, valeva la pena tentare. Con ogni morso, sentiva la sua mente diventare più chiara, capace di distinguere la realtà dalle illusioni. Continuarono il loro cammino, superando trappole e inganni, fino a quando non raggiunsero il confine della foresta.
"Abbiamo fatto il primo passo," disse Ombra Gialla, sentendosi sollevata. "Ma il viaggio è ancora lungo."
Successivamente, si trovarono davanti a un fiume impetuoso, le sue acque nere e vorticose. Sul lato opposto, si poteva intravedere un antico ponte di pietra, semidistrutto.
"Come lo attraverseremo?" chiese Livia, preoccupata.
Ombra Rossa sorrise. "Con coraggio e intelligenza. Livia, hai qualche idea?"
Livia guardò il ponte e poi le ombre. "Costruiamo una zattera con i rami degli alberi caduti. Ombra Verde può guidarci con la sua saggezza."
Lavorarono insieme, raccogliendo rami e legandoli con le liane trovate lungo la riva. Ombra Verde indicò la direzione più sicura e, con molta attenzione, riuscirono ad attraversare il fiume.
Giunsero alla Montagna dell'Ombra, la dimora del Maligno Grigio. L'aria era pesante e fredda, e tutto intorno a loro era privo di colore.
Entrarono nella montagna, i corridoi all'interno erano bui e tortuosi. Alla fine, raggiunsero una grande sala dove il Maligno Grigio le attendeva. La sua figura era oscura e priva di qualsiasi sfumatura, un vuoto di colore e luce.
"Chi osa sfidarmi?" ruggì il Maligno Grigio, la sua voce si trasformò in un'eco inquietante.
"Maligno Grigio, sono venuta a riprendere i colori che hai rubato!" gridò Livia con forza. "Il tuo regno di tristezza finirà."
Il Maligno Grigio rise, era un suono stridulo e privo di gioia. "E come pensi di farlo, piccola umana? I tuoi colori non possono competere con la mia oscurità."
Livia chiuse gli occhi e si concentrò, ricordando tutte le storie che aveva ascoltato, tutte le avventure vissute con la sua fantasia.
Dalle sue mani cominciò a uscire un arcobaleno di luce che si espanse nella sala. Le ombre intorno a lei si rafforzarono, i loro colori divennero brillanti come mai prima. Livia liberò l'energia accumulata, che esplose travolgendo il Maligno Grigio il quale indietreggiò, incapace di sopportare la forza di tutto quel colore.
"No! Questo non è possibile!" gridò, ma la luce dei colori continuò a crescere, fino a quando il Maligno Grigio si dissolse in una nube di fumo nero che scomparve nel nulla.
La sala divenne variopinta e le ombre danzarono di gioia.
Il potere dei colori si diffuse rapidamente in tutto il regno. Ciò che aveva perso luce e colore, sotto l'influenza del Maligno Grigio, riprese vita e brillò di una bellezza rinnovata.
Gli alberi tornarono a sfoggiare foglie brillanti e fiori dai colori vivaci, i fiumi scintillarono con acque trasparenti e multicolori, e il cielo si dipinse di mille sfumature di blu e di rosa. Le farfalle tornarono a volteggiare nell'aria con ali iridescenti, i draghi tornarono ad essere magnifiche creature e gli uccelli invasero l'aria con melodie gioiose e piume dalle tinte intense.
"Ombra Verde, ci siamo riusciti!" esclamò Livia, abbracciando la sua amica.
"Sì, Livia," rispose Ombra Verde con un sorriso. "Grazie a te, i colori e la gioia sono tornati. Il tuo coraggio e la tua creatività hanno salvato il nostro regno."
Livia tornò a casa con una profonda felicità nel cuore, consapevole del fatto che ogni volta avesse acceso la lanterna dorata, un arcobaleno di ombre danzanti le avrebbe ricordato la forza della creatività, del coraggio e dell'amicizia.