storie, racconti e altro

Le vie del cuore

Capitolo 7

Isabella iniziò a confessarsi, ma con un volume leggermente più alto del normale, sicura che la signora Moretti, sempre incline ai pettegolezzi, sarebbe stata in ascolto.

"Padre, devo parlare di un uomo che è stato ingiustamente accusato di azioni terribili," disse Isabella con voce tremante, ma decisa. "Lorenzo De Luca è stato vittima di false accuse, orchestrate da un uomo senza scrupoli, Alessandro Lombardi."

Mentre Isabella continuava a raccontare la storia, dettagliando su come Alessandro avesse ingannato Lorenzo e su come Lorenzo avesse tentato di salvare la figlia del commerciante indiano, poteva quasi sentire il fruscio dell'interesse della signora Moretti alle sue spalle.

Isabella uscì dal confessionale con un senso di sollievo che non riuscì però a prevalere sull'ansia. Mentre si voltava, notò la signora Moretti appoggiata a una delle colonne della chiesa, il viso teso in un'espressione di interesse malcelato. I loro sguardi si incrociarono, e per un momento Isabella poté vedere un lampo di riconoscimento negli occhi indagatori della signora.

"Buongiorno, signora Moretti," disse Isabella, cercando di mantenere un tono tranquillo e naturale nonostante l'agitazione che provava.

La signora Moretti, con il suo sguardo astuto, rispose con un sorriso enigmatico. "Buongiorno, cara Isabella. Non mi aspettavo di incontrarti qui oggi. Hai trovato un momento di quiete per la tua preghiera?"

Isabella annuì, non volendo rivelare il vero motivo della sua presenza in chiesa. "Sì, ho pensato che fosse il momento giusto per un po' di riflessione."

La signora Moretti annuì con comprensione, ma c'era qualcosa nel suo sguardo che fece capire a Isabella che avesse intuito e ascoltato qualcosa di più. Tuttavia, non disse nulla e, dopo un breve scambio di saluti, ognuna prese la propria strada. Isabella si allontanò con il cuore che le batteva forte nel petto, speranzosa che il suo piano funzionasse.

Isabella si sentiva un po' più tranquilla ora che era quasi certa che la signora Moretti avrebbe fatto il resto. Ne fu certa non appena si allontanò e intravide il viso della donna, che con occhi sgranati già iniziava a sussurrare all’orecchio di un’altra signora vicino a lei.

La signora Moretti infatti, presa dalla rivelazione appena udita, decise di non recarsi al confessionale come inizialmente previsto.
In seguito, con passo deciso, si diresse verso un gruppo nutrito di altre signore, le quali erano riunite in animata conversazione. La notizia che portava con sé era troppo succulenta per essere confinata a un momento di preghiera.

Le altre signore, avvistando la signora Moretti che si avvicinava con un'aria carica di importanza, interruppero le loro chiacchiere e la guardarono con interesse e somma curiosità.

"Buongiorno, signore," disse la signora Moretti con un sorriso malizioso. "Avete un attimo per ascoltare una notizia interessante?"

Le donne del gruppo, subito incuriosite, annuirono con entusiasmo, pronte ad accogliere qualsiasi novità che alimentasse il fuoco delle loro conversazioni.

La signora Moretti, con un sorriso trionfante dipinto sulle labbra, iniziò a raccontare la storia come se fosse stata lei stessa a ricevere la lettera, pavoneggiandosi nell'essere al centro di così importanti rivelazioni. Aggiunse dettagli alla storia, arricchendola a suo piacimento, conferendo un tocco di dramma e mistero che incuriosì ancor di più le altre signore.

"Care signore," esclamò, con un gesto teatrale. "Ho udito qualcosa di sconvolgente durante la mia confessione oggi. Pare che ci sia un'oscuro segreto che circonda quel bel giovane Lorenzo De Luca..."

E così, tra sguardi ansiosi e orecchie tese, la signora Moretti tessé un racconto intricato e avvincente, abbellendo ogni dettaglio con fervida immaginazione. Gli sguardi delle altre donne oscillavano tra lo stupore e l'incredulità, ma nessuna poteva resistere al richiamo della storia che si dipanava davanti a loro. Presto, la conversazione si trasformò in un vortice di domande e ipotesi, mentre la signora Moretti godeva del suo momento di gloria come la nuova fonte principale di pettegolezzi nella cerchia sociale.

Più tardi, quando la messa era terminata, Isabella notò come il brusio tra le persone aumentava. Ogni gruppo di signore sembrava sussurrare, e Isabella sapeva che la notizia si stava diffondendo.

Nei giorni successivi, le voci iniziarono a circolare più rapidamente di quanto Isabella avesse sperato. Le signore del circolo sociale, le cuoche al mercato e persino alcuni uomini d'affari cominciarono a parlare della vera storia di Lorenzo De Luca. Le vecchie accuse iniziarono a essere messe in discussione, sostituite dalle verità riportate nella lettera.

Il padre di Isabella, vedendo che il piano della figlia stava funzionando, decise di sostenere ulteriormente Lorenzo e organizzò un incontro con alcuni influenti uomini d'affari e figure di rilievo della città.

Per farlo, si rivolse alla sua vasta rete di contatti, scrivendo lettere personalizzate e inviti formali. Con cura meticolosa, compilò una lista selezionata di personaggi influenti, assicurandosi di includere coloro che avrebbero potuto avere un impatto positivo sulla reputazione di dell'uomo che sua figlia tanto amava.

Il salotto della villa di famiglia di Isabella era stato trasformato in un'incantevole sala per l'incontro. I mobili luccicavano sotto la luce soffusa delle candele, mentre le pareti adornate di quadri antichi conferivano un'atmosfera di eleganza e prestigio.

Quando i partecipanti arrivarono, furono accolti con impeccabile cortesia, mentre il padre di Isabella si assicurava di presentare ogni ospite con grande rispetto e attenzione. L'atmosfera era carica di aspettative e interesse, poiché ognuno si chiedeva quale fosse il motivo di quell'incontro così esclusivo.

"Onorevoli ospiti" il signor Bianchi accolse calorosamente i suoi ospiti "vi ringrazio di cuore per aver accettato il mio invito oggi. Sono qui per condividere con voi una storia di integrità e fiducia, una storia che riguarda un giovane uomo di straordinarie qualità."

Tutti gli invitati si fermarono ad ascoltare con interesse.

Il padre di Isabella continuò "Vi racconto di un giovane imprenditore che, nonostante le avversità, ha dimostrato una determinazione e una dedizione fuori dal comune. Le voci negative che circolano su di lui non sono altro che maldicenze prive di fondamento. Ho avuto testimonianze affidabili che Lorenzo De Luca sia uomo di integrità e di valore."

Alcuni ospiti scambiavano sguardi interrogativi, mentre altri sembravano interessati a conoscere di più.

"Lorenzo De Luca merita il nostro sostegno e la nostra fiducia." continuò il signor Bianchi. "Grazie a tutti voi per avermi ascoltato. Sono fiducioso che insieme possiamo fare la differenza per il futuro della nostra città."

Alla fine dell'incontro, gli ospiti applaudirono calorosamente, impressionati dalla presentazione del padre di Isabella e dalle qualità di Lorenzo De Luca. L'incontro si concluse con scambi di strette di mano e congratulazioni, mentre tutti concordavano sulla necessità di supportare un giovane così promettente e valoroso.

Con il supporto della società genovese e il padre di Isabella che usava le sue influenze, la reputazione di Lorenzo iniziò a risollevarsi. Le porte che una volta gli erano state chiuse, ora cominciavano ad aprirsi di nuovo.

Nei giorni successivi un gran fermento caratterizzò la dimora della famiglia Bianchi.

L’evento di beneficenza organizzato dal padre di Isabella, considerato l’appuntamento più importante della stagione, si avvicinava rapidamente e gli inviti erano in preparazione. Tra i tanti invitati, anche Lorenzo ne avrebbe ricevuto uno.

Si trattava di un'occasione mondana e formale, dove si riunivano persone influenti della società locale, imprenditori, politici, artisti e altre figure di spicco. Questo evento era organizzato per raccogliere fondi per cause di grande valore sociale, ma anche per creare un'opportunità di collaborazione negli affari e di socializzazione tra i membri della comunità.

La partecipazione di Lorenzo a un evento del genere era significativa perché gli avrebbe offerto l'opportunità di mostrarsi in una luce positiva di fronte a una vasta cerchia di persone influenti, fornendo così un'opportunità per ribaltare ulteriormente le voci negative che circolano su di lui. Inoltre, la presenza di Isabella e di suo padre avrebbe conferito a Lorenzo un maggiore sostegno e credibilità agli occhi degli altri ospiti.

Mentre il padre riordinava gli inviti, alcuni già pronti per essere spediti, Isabella si avvicinò al padre con un sorriso deciso dipinto sul viso. "Padre, mi piacerebbe che scrivessi subito un biglietto per Lorenzo. Voglio portarglielo personalmente stasera. È importante che sappia quanto siamo felici di averlo qui."

Il padre di Isabella annuì con un cenno del capo. "Certamente, Isabella. È una splendida idea. Andrò subito a prepararlo."

Gli inviti alla festa di beneficenza erano degli eleganti biglietti realizzati su carta di elevato spessore con bordi decorati e un motivo floreale raffinato al centro. La calligrafia ricercata conferiva loro un tocco di prestigio e raffinatezza.

Ogni invito recava il nome dell'ospite al centro, scritto con eleganza e precisione. Sotto il nome dell'ospite, c'era un breve testo che annunciava l'evento: "Siete cortesemente invitati a partecipare a un'esclusiva serata di gala organizzata dalla famiglia Bianchi." L'invito includeva anche la data, l'ora e il luogo dell'evento.

Gli inviti erano chiusi in buste coordinate, chiuse con un sigillo personalizzato che portava lo stemma della famiglia di Isabella. 

Non appena l'invito per Lorenzo fu scritto, Isabella lo raccolse, lo inserì nella busta e lo sigillò con la ceralacca del padre. "Grazie, padre. Questo significa molto per me," disse con gratitudine.

Il padre di Isabella le sorrise, mettendo una mano sulla sua spalla. "È un piacere, cara. Sono sicuro che Lorenzo apprezzerà il gesto."

Dopo aver scambiato un bacio sulla guancia con suo padre, Isabella si diresse rapidamente verso il porto.

Si avviò verso il porto con il cuore pieno di speranza e un pizzico di apprensione. Ogni passo che la avvicinava al porto faceva crescere la sua emozione. "Non vedo l'ora di rivedere Lorenzo" sussurrava tra sé e sé con un sorriso tenero sulle labbra "Sarà meraviglioso ballare di nuovo con lui" pensava sognante.

Non vedeva l'ora di consegnargli personalmente l'invito, di vedere il sorriso sul suo volto quando lo riceverà.

Isabella giunse rapidamente al porto, ma l'imbarcazione di Lorenzo non era attraccata al molo. "Scusate, avete visto Lorenzo De Luca? Devo consegnargli questo invito." la ragazza si rivolse a un marinaio accovacciato sul molo, intento a sistemare alcune reti da pesca.

"Mi dispiace, signorina. Il signor De Luca è partito per l'India questa mattina. Pare avesse alcuni affari da sistemare laggiù." rispose l'uomo senza nemmeno alzare lo sguardo da ciò che stava facendo.

Isabella sentì il suo cuore andare in frantumi "Cosa? È partito? Ma... ma come posso fare? Doveva assolutamente ricevere questo invito!"

"Mi spiace davvero, signorina. Ma sembrava piuttosto determinato a partire al più presto." precisò il marinaio.

Isabella sospirò pesantemente "Grazie lo stesso", poi si allontanò.