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Amore in una notte d’estate
Capitolo 2
Mentre ballava stretta a Marco sotto il cielo stellato, Elettra sentiva il calore della vicinanza di Marco, la dolcezza delle sue parole e la sincerità del suo sguardo che la facevano sentire speciale e desiderata. Dall'altro lato però, una voce insistente nella sua mente le ricordava che Marco era un animatore, abituato a far sentire le persone a proprio agio e a regalare sorrisi.
"So che questo villaggio è fatto per far incontrare le persone, per farle sentire speciali.” pensò tra sé, “ E tu, come animatore, sei qui per farci stare bene, per farci divertire. Temo che quello che stai facendo con me ora, lo farai domani con qualcun'altra e poi con un’altra ancora, perché questo è il tuo lavoro."
"A cosa stai pensando?" chiese Marco, interrompendo i suoi pensieri con un sussurro.
Elettra sorrise, cercando di mascherare la confusione interiore. "Nulla di importante," rispose, cercando di convincere se stessa quanto lui.
I pensieri di Elettra erano ormai un fiume dalla corrente incontrollabile "Non è facile per me fidarmi," ammise nella sua testa. "Ho sempre avuto difficoltà a credere di poter piacere a qualcuno. E tu sei così... incredibile. È difficile immaginare che tu possa essere interessato a me, davvero."
Elettra guardò Marco intensamente, cercando di cogliere ogni sfumatura della sua espressione. Poi, decise di lasciar andare i suoi dubbi per quella notte. "Va bene," si disse infine, con un sorriso che le illuminava il viso. "Non penserò al domani. Voglio godermi questo momento, voglio godermi te, Marco."